“W le Regioni?” – Rapporto sulle Regioni

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Il nuovo Rapporto di Fondazione Etica valuta e compara i dati economico-finanziari e le informazioni qualitative sulle Regioni italiane[1].

Pubblicato da Rubbettino, in collaborazione con Agenzia Rating Pubblico e Luiss-GovLoc, è introdotto dalla prefazione del Direttore della Corriere della Sera, Luciano Fontana.

L’analisi è stata condotta secondo il modello di valutazione del “Rating

Pubblico” (o rating qualitativo delle amministrazioni pubbliche), costruito sulla base degli indicatori previsti dalle norme vigenti – e, in particolare, dal decreto trasparenza del 2013 e della legge anticorruzione del 2012 – e della metodologia degli Indici di sostenibilità Esg.

Tra i tanti risultati interessanti emersi dal Rapporto, quello che colpisce è soprattutto la conferma di una distanza netta, ancora oggi, tra Nord e Sud. Non si tratta, purtroppo, di un luogo comune: le Regioni del Nord sono nettamente più trasparenti e performanti di quelle del Sud. Tutte le Regioni settentrionali, infatti, ottengono un Rating qualitativo sopra la sufficienza, anche se alcune, come Piemonte e Liguria, non vanno oltre la classe di Rating Satisfactory.

Specularmente, le Regioni meridionali ottengono un Rating non solo sotto la media regionale, ma insufficiente. Tre di esse (Calabria, Basilicata e Puglia) scendono pericolosamente in area critica, contraddistinta da Rating in classe Poor, mentre il Molise, è non solo ultima, ma scivola addirittura in classe Fallible, con score pari a 19 su 100.

Su questo stacco Nord Sud – che francamente speravamo, se non risolto, almeno attenuato- la differenziazione statutaria vigente tra le Regioni italiane appare non decisiva.

Quelle con Rating qualitativo migliore, infatti, non sono risultate le Province Autonome di Trento e di Bolzano (score 68 e 67 rispettivamente), né la Valle D’Aosta, ma due Regioni a Statuto Ordinario come la Lombardia e la Toscana. E tra le Regioni del Sud la Sardegna e la Sicilia non performano molto meglio di altre Regioni meridionali a Statuto Ordinario.

Sono dati su cui riflettere prima ancora di sedersi al tavolo del confronto Stato-Regioni a decidere sul cosiddetto regionalismo differenziato.

Link al libro – ISBN: 9788849858730

[1] Valutazione effettuata nel 2018 con i dati disponibili per tutte le Regioni, prevalentemente 2017 e 2016.