COME GLI INVESTIMENTI A IMPATTO SOCIALE TRASFORMANO IL SOCIALE IN MOTORE DI SVILUPPO, ATTRAVERSO LA RIGENERAZIONE INTEGRATA DEI TERRITORI
Nuovo progetto di conto deposito a impatto sociale: dopo Lights in the Park and Common House, ci spostiamo sul Cammino di San Francesco Caracciolo, nella tratta che unisce Agnone (IS) al territorio dell’Alto Casertano.

Il progetto “Territori Attivi Per Paesi Accoglienti” intende intraprendere azioni in grado di incidere sulla progressiva perdita di competitività del territorio target: spopolamento, invecchiamento della popolazione, carenze infrastrutturali, imprese individuali spesso arretrate soprattutto tecnologicamente, stagioni turistiche brevissime, offerta ricettiva inadeguata ai nuovi standard della domanda, assenza (o non adeguata valorizzazione) di grandi attrattori.
Il progetto punta, pertanto, a creare una destinazione turistica “diffusa” che sappia risultare attrattiva per un turismo “culturale” nel senso più ampio (interessato e attento a storia, arte, natura, enogastronomia, tradizioni, ecc.), che sia dotata di propria identità riconoscibile e commercializzabile, e capace, quindi, di intercettare anche le nuove tendenze del turismo. L’idea progettuale si caratterizza come progetto integrato, in grado di rispondere in modo innovativo alle molteplici criticità che frenano lo sviluppo sociale ed economico dei territori marginali, da quelle ambientali a quelle demografiche.
Ciò detto, l’obiettivo non è realizzare l’ennesimo bel progetto sociale, uno dei tanti di cui l’Italia, fortunatamente, è ricca, ma provare a cambiare il modo di fare politiche sociali in Italia: non più intese come approccio assistenzialista, ma come occasione di sviluppo; non come mero costo a beneficio di pochi, ma come investimento a favore di tutti.
La principale finalità progettuale è, pertanto, quella di diffondere e consolidare un modello di investimenti a impatto sociale, a partire da quelli già realizzati in Toscana e a Napoli.
Il modello è quello per cui, partendo dalla rigenerazione del territorio, si intende “trasformare il sociale in motore di sviluppo economico”.
Uno sviluppo in cui il sociale è concepito non in termini di assistenzialismo, ma di occasione per creare ricchezza per una comunità, all’insegna della sostenibilità ESG e della circolarità delle persone, delle risorse, dei saperi vecchi e nuovi.
Possono sembrare parole “alte” e quindi vuote, perché utilizzate troppo spesso in modo retorico e astratto: il progetto, però, parte da altri concreti già realizzati, con la finalità anche di ridare significato e peso a quelle parole.
Il punto di partenza è lo sviluppo di un progetto innovativo di valorizzazione dei luoghi e delle persone, spesso anziane, che popolano i borghi, in particolare le aree interne, partendo dai saperi e dalle tradizioni che nel tempo hanno caratterizzato quegli stessi borghi.
Nulla di nuovo?
Non nelle attività, all’apparenza, ma sicuramente nuovissimo nel percorso che deve portare alla realizzazione del progetto e nella modalità innovativa di finanziamento: non più legata ai soldi pubblici e/o filantropici, ma al risparmio privato italiano, che risponda alle necessità in continua crescita. Questo progetto verrà infatti finanziato dagli interessi erogati da Banca Etica ai clienti sottoscrittori di un conto deposito dedicato e da Fondazione con il Sud che ritiene questo metodo una risorsa di valore per rispondere ai bisogni sociali e, per questo, si è impegnata a raddoppiare le somme che verranno erogate dai clienti di Banca Etica, attraverso il conto deposito dedicato, a favore del progetto.

Per saperne di più, visita il sito del The Way of St. Francis Caracciolo.

