Rating Pubblico
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“I processi di innovazione in qualunque settore si caratterizzano per l’indispensabile orizzontale temporale lungo e per l’alto rischio di fallimento (…) È per questo che bisogna essere “un po’ matti” per impegnarsi nell’innovazione: perché spesso costa più di quel che frutta e quindi, se ci si basasse sulla tradizionale analisi costi-benefici, neanche si comincerebbe. Ma quando Steve Jobs, nella sua famosa lectio magistrale a Stanford, invitava gli innovatori a rimanere hungry e foolish, pochi hanno sottolineato che la foolishness di cui parlava il patron della Apple aveva cavalcato l’onda delle innovazioni finanziate e dirette dal settore pubblico.
Investimenti tanto radicali, che comportavano un elevatissimo livello di incertezza, non sono avvenuti grazie a venture capitalists o inventori da garage. Innovazioni che non ci sarebbero se avessimo dovuto aspettare che ci pensassero il mercato o le imprese.”
(Marianna Mazzucato – “Lo Stato Innovatore”, 2014)
L’innovazione nasce dal pubblico molto più che dal privato e a dimostrarlo è una economista come Mazzuccato. Anche per questo conviene prendersi cura della macchina pubblica e restituirle, nel tempo, autorevolezza.
Come? Rendendola efficiente e trasparente.
Chi lo può fare? Anche noi, come stakeholders della Pubblica Amministrazione.
Per questo Fondazione Etica ha creato il Rating Pubblico.
COSA E’ IL RATING PUBBLICO
Il Rating Pubblico è uno strumento di valutazione e misurazione della trasparenza, integrità e performance delle Amministrazioni Pubbliche, locali e nazionali, creato sulla base metodologica degli Indici Esg in Borsa.
La sua innovatività rispetto ai modelli di valutazione esistenti consiste nei seguenti punti:
- non necessita della collaborazione delle Amministrazioni al processo di valutazione,
- adotta il punto di vista degli stakeholders,
- recepisce le disposizioni normative degli ultimi anni (in particolare il d.lgsl.33/2013 e le leggi anticorruzione),
- misura i dati sia qualitativi che quantitativi della performance pubblica,
- contribuisce a prevedere il rischio di default,
- contribuisce a prevenire il rischio corruzione,
- individua un benchmark,
- consente il coinvolgimento dei cittadini.
A COSA SERVE
Il Rating Pubblico costituisce uno strumento concreto sia per le PA che per cittadini e imprese, principalmente per:
- Innovare e migliorare la Pubblica Amministrazione
La valutazione esterna e indipendente della trasparenza e performance delle singole Amministrazioni consente di compararle e, qundi, metterle in competizione, incentivando le meno virtuose seguire l’esempio di quelle virtuose.
- Fare una spending review basata sul merito delle PA
Il Rating Pubblico serve non tanto a dare pagelle, quanto a stabilire un benchmark tra le PA, consentendo ai Governi di avere un quadro comparato per una più corretta allocazione delle risorse secondo un sistema incentivante: chi fa meglio, deve avere più risorse.
- Prevenire la corruzione
Il Rating consente anche una valutazione della trasparenza delle PA, che è il primo baluardo contro la corruzione.
- Fornire un supporto operativo alla macchina amministrativa
Spesso le PA che non riescono a far fronte ai numerosi adempimenti normativi su trasparenza, efficienza, anticorruzione: il Rating Pubblico è un supporto operativo per capire come fare e dove migliorare.
- Promuovere processi partecipativi
Il Rating consente una partecipazione più matura dei cittadini: essi possono anche inviare dati in una sorta di Facebook della PA.
RICONOSCIMENTI
Il Rating Pubblico per la valutazione delle Pubbliche Amministrazioni ha ricevuto la dichiarazione di merito e validità da
Cassa Depositi e Prestiti,
Confindustria, che ha definito il Rating Pubblico: “uno dei punti nevralgici della nostra idea di P.A.” e che pertanto “merita di essere sostenuto”,
Kpmg,
Lega delle Autonomie.
Preziosa è la collaborazione con Caritas e Cittadinanzattiva, nonchè il confronto con alcuni Comuni e Regioni, oltre che con gli economisti della World Bank che si occupano di Public Sector Governance and Anticorruption.
Siglato un protocollo d’intesa con il Dipartimento Affari Regionali e Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DARA), incentrato sulla valorizzazione del Rating Pubblico (REP), strumento di valutazione delle PA, in particolare di Comuni e Regioni.
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Riportiamo di seguito i primi test del Rating Pubblico sulle Regioni e i dati sui Comuni. Per saperne di più vai al sito web dedicato: www.ratingpubblico.it
I COMUNI
REGIONI
I dati aggiornati e comparati sulle Regioni saranno pubblicati in Rapporti annuali. I singoli Report su ciascuna Regione sono riservati ai soggetti che ne facciano richiesta.
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Qui si possono scaricare i primi Rating realizzati per testare il modello sulle Regioni italiane. Si tratta del demo 2012. Vai al sito per gli altri.
COMUNI
I dati aggiornati e comparati sui Comuni saranno pubblicati in Rapporti annuali. I singoli Report di ciascun Comune sono riservati ai soggetti che ne facciano richiesta.
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