Commissione Europea: Fondazione Etica al Gruppo di esperti sulla Pubblica Amministrazione

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Fondazione Etica ha preso parte al primo incontro del Gruppo di esperti sulla Pubblica Amministrazione e sulla Governance convocato dalla Direzione Generale per le Riforme Strutturali della Commissione Europea.

Alla sessione inaugurale, presidiata dal Direttore Generale di DG Reform, Mario Nava, hanno partecipato i rappresentanti dei ministeri nazionali dei 27 Stati membri e della Norvegia. Per l’Italia è intervenuta il Capo di Gabinetto del Dipartimento della Funzione Pubblica, Marcella Panucci. All’incontro hanno partecipato anche organizzazioni europee ed internazionali, tra cui OCSE, World Bank, Consiglio d’Europa, EIPA, Parlamento europeo, ECFIN.

L’intento della Commissione è quello di creare una piattaforma di confronto sulla Pubblica Amministrazione tra i Paesi membri. Quest’ultima, infatti, è chiamata a svolgere un ruolo centrale nella ripresa economica post-pandemia ed è importante, per questo, poter condividere esperienze e buone pratiche: pur differenziandosi per peculiarità talora molto diverse, le PA europee sono chiamate ad affrontare le stesse sfide.

I dati, in particolare, giocano un ruolo cruciale per conoscere lo stato attuale delle Pubbliche Amministrazioni: partendo da essi, la Dg Reform potrà affinare i propri strumenti di supporto al rafforzamento della capacità amministrativa dei Paesi con azioni più mirate sui loro singoli bisogni.

Portare i dati nella PA, ha sottolineato nel suo intervento David Mair Joint Research Center della Commissione Europea – per supportare il decisore pubblico: “good science at the right time and in the right place, so that  it is on the desk of the decision makers and administrators exactly when they need it”.

Davanti agli oltre cento partecipanti del meeting, Paola Caporossi ha spiegato cosa è e a cosa serve l’Administrative Capacity Index  elaborato da Fondazione Etica: un indice di misurazione della public governance, basato su dati oggettivi che le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate a pubblicare in Italia, ma non solo lì. Poiché tutti i Paesi membri EU, ad eccezione di Austria e Lussemburgo, hanno adottato una legge sul diritto di accesso agli atti e alle informazioni delle PA, l’indice è applicabile anche al di fuori dei confini italiani.

Ciò è stato confermato anche da un progetto pilota di cui la Fondazione è stata incaricata dalla Commissione Europea – DG Regio, nel 2021, relativo a un campione di Stati EU: Spagna, Irlanda, Finlandia, Repubblica Ceca, Romania.

Così la DG Reform parla del meeting sul suo sito web:
“The Union has been supporting administrative capacity building in the Member States in the past 20 years, but further actions are needed in order to minimise the gaps in the quality of public administration in the Member States. (…)
It is, therefore, necessary to set up a group of experts in the field of public administration and governance and to define its tasks and its structure.
The group should support the implementation of Union legislation and policies, as well as coordination and cooperation with Member States and relevant stakeholders in the area of public administration modernisation taking into account the work of existing thematic networks in the area of public administration.
The group should advise the Commission on issues related to public administration transformation and reforms, including those supported by the Instrument.
The group shall be chaired by the Director-General of the Commission’s Structural Reform Support Support.”