Tempi di pagamento alle imprese di Regioni e Comuni: il bicchiere è mezzo pieno
Pubblichiamo il nuovo Report comparato sull’Indice dei tempestività dei pagamenti alle imprese da parte di Regioni e Comuni per gli anni 2019 e 2018.
Sintesi
Tempestività dei pagamenti: un indicatore utile per imprenditori e cittadini
Non è vero che nelle PA resta tutto uguale, né che peggiora sempre: sui tempi medi di pagamento alle imprese, ad esempio, da parte di Regioni e Comuni il 2019 il miglioramento è evidente soprattutto per le Regioni.
L’informazione è cruciale: avere la possibilità di sapere se un Comune è un debitore puntuale, diventa cruciale per l’imprenditore che deve decidere se partecipare alla gara di appalto indetta da quello stesso Comune: la prospettiva di riscuotere dopo più di un anno, come avviene in alcuni casi, è una ipotesi che può ragionevolmente scoraggiare anche il fornitore con maggiore liquidità.
L’indicatore è significativo non solo per le imprese, ma anche per i cittadini, che possono farsi un’idea concreta dell’efficienza amministrativa del loro Ente locale di riferimento.
REGIONI
Partendo dalle 19 Regioni e dalle 2 Province Autonome di Trento e di Bolzano, l’andamento dell’indicatore di tempestività dei pagamenti (in seguito ITP) è decisamente positivo: per 13 Regioni su 21 presenta addirittura con il segno meno, il che vuol dire che saldano le fatture in anticipo sulla scadenza. Tra queste anche una Regione del Sud e a Statuto Speciale, come la Sardegna (-9,87 giorni).
Rispettano i tempi europei anche la Calabria, che paga entro i 10 giorni dalla data di ricevimento, e la Sicilia, con quasi 18 giorni.
Lazio, Liguria e Toscana sono le 3 Regioni che risultano pagare i fornitori in meno tempo.
Tra le 6 Regioni chiamate al voto nel 2020, Toscana e Liguria pagano i fornitori in meno di 20 giorni, le Marche in meno di 19, il Veneto in meno di 17, la Puglia in meno di 4. Solo la Campania, come si è appena detto, paga poco oltre i 30 giorni.
Il Molise è la Regione che registra il salto maggiore dal 2018 al 2019: anche se il al suo indicatore di tempestività supera ancora i 3 mesi nel 2019, è comunque da apprezzare rispetto ai 280 giorni registrati l’anno precedente.
Il trend di miglioramento è molto marcato anche per il Veneto e il Piemonte: il primo passa da oltre 52 giorni a meno 17; il secondo da 40 giorni a quasi 7.
COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA
Non altrettanto positivo risulta l’andamento dell’indicatore di tempestività dei pagamenti per i Comuni capoluogo di provincia.
Innanzitutto, nel 2019 solo un terzo di essi presenta un ITP con segno meno. Tra essi si incontra solo 1 Comune del Sud, Bari, con -3,7 giorni, e meno del 20% di Comuni del Centro..
I primi 15 posizionati nel ranking generale sono tutti Comuni del Nord, così come i primi 3: Trento, Verona e Bergamo, che saldano le fatture con oltre 20 giorni di anticipo.
I 3 Comuni che risultano peggiori debitori appartengono 2 alla Campania e 1 al Piemonte.